NAVE CONCORDIA, LE FOTO DEI DISPERSI. È GIALLO SUL NUMERO ESATTO

17.01.2012 19:15

NAVE CONCORDIA, LE FOTO DEI DISPERSI. È GIALLO SUL NUMERO ESATTO

NAVE CONCORDIA, LE FOTO DEI DISPERSI. È GIALLO SUL NUMERO ESATTO -GUARDA
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ROMA - Maria Grazia Trecarichi, Diana Arlotti, Lucia Virzì, William Arlotti, Maria D'Introna e Giuseppe Girolamo. Le foto di sei dei dispersi della Costa Concordia, in seguito alla sciagura di venerdì notte, hanno ormai fatto il giro della rete: la speranza è che non ci siano altri morti nell'incredibile tragedia, ma è una speranza che col passare delle ore sembra sempre più vana. Sono infatti ancora parecchi i dispersi, con i soccorsi che continuano a cercare corpi o eventuali sopravvissuti all'interno del mezzo, ma le loro operazioni sono complicate dalla mareggiata che rende molto instabile l'equilibrio della nave, che potrebbe colare a picco da un momento all'altro. PREFETTO: "I DISPERSI SONO MENO DI 29" dispersi nel naufragio della Costa Concordia potrebbero essere «meno di 29». Lo ha detto il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, in collegamento con il TgCom24. Il prefetto ha spiegato che è in corso la revisione e il confronto delle liste e dei nominativi e nelle prossime ore verrà fornito un elenco aggiornato che «dovrebbe essere inferiore a 29». Linardi ha confermato che gli italiani mancanti all'appello «sono sei», e che i membri dell'equipaggio dispersi «sono 4». 29 DISPERSI «Un'ora fa ho ricevuto il referto dalla Prefettura di Grosseto: i mancanti all'appello sono 29, 4 membri dell'equipaggio e 25 passeggeri». A dirlo nel corso della registrazione della puntata di Porta a porta, in onda stasera, il comandante generale della Capitaneria di porto-Guardia costiera, Marco Brusco. Secondo Brusco i tedeschi dovrebbero essere 10, mentre gli italiani dovrebbero essere 6. Il comandante della Capitaneria di porto ha ricordato «il lavoro pericoloso che svolgono i soccorritori», specialmente se la nave dovesse muoversi. INCERTEZZA SUI DISPERSI TEDESCHI Cinquecentosessantasei passeggeri del Costa Concordia erano tedeschi. E 12 sono i dispersi che la Germania spera di ritrovare nelle acque dell'isola del Giglio in cui si è arenata la nave da crociera italiana. Il ministro degli Esteri Guido Westerwelle non esclude, a questo punto, che dei connazionali siano rimasti vittima del naufragio. Westerwelle ha chiesto che si faccia «chiarezza sulle cause e le conseguenze» dell'incidente. «Lavoriamo sotto grande pressione per accertare le sorti dei cittadini tedeschi ancora dispersi - ha detto oggi a Berlino -. Purtroppo al momento non posso escludere che dovremo affrontare altre tristi notizie». Le operazioni di ricerca vengono seguite con grandissima apprensione nella capitale, dove nel weekend è stata convocata un'unità di crisi, e nei diversi Laender, da cui erano partiti i passeggeri scomparsi. Il ministero non ha voluto dire esplicitamente quale sia il numero dei tedeschi che attualmente mancano all'appello. Ma lo ha fatto capire, oggi in conferenza stampa, quando il portavoce di Westerwelle, Andreas Peschke, ha risposto alle cifre avanzate dai giornalisti che si cerca un numero di persone «basso a due cifre». È stata invece la polizia a confermare che sono 12 i passeggeri di cui non si ha più traccia. Sono di età compresa fra i 50 e i 70 anni - ha spiegato in una conferenza stampa che si è tenuta oggi ad Amburgio l'amministratore delegato del Costa Deutschland, Heiko Jensen - e provengono da tutto il Paese«. Gli sviluppi delle operazioni di salvataggio sono in primo piano su tutti i media tedeschi: dalle tv, che propongono continui aggiornamenti, ai quotidiani - cartacei e on line - che aprono tutti sulla sorte di questo 'Titanic' italiano. E molte sono le testimonianze raccolte e le accuse all'inadeguatezza dei soccorsi, e all'errore del capitano. FONTE LEGGO